Nel calmo bagliore del mattino, le strade si animano di bambini con zaini ancora lucidi, fiorenti di promesse e di nuovi libri. I miei passi accompagnano mio figlio, la sua giovane figura proiettata verso il futuro, in quel cruciale crocevia tra la fanciullezza e l’adolescenza. Le sue spalle portano il peso non solo dei libri, ma delle aspettative, delle paure e dei sogni.
Guardando lui, non posso fare a meno di pensare a quelle estati della mia giovinezza, dove il tempo sembrava fermarsi tra il gioco e l’avventura, solo per precipitarsi freneticamente verso il primo giorno di scuola. Ma di quelle mattine, i ricordi sono velati da una nebbia di nostalgia, rendendo difficile distinguere la realtà dalle immagini romantiche del passato.
Nei suoi occhi vedo quella stessa curiosità che forse, in qualche angolo recondito della mia mente, anche io avevo. Una curiosità fatta di domande non ancora poste, di storie non ancora raccontate, di amici non ancora rincontrati. È la curiosità di chi sa che ogni giorno può nascondere una lezione, una sorpresa, una scoperta.
La scuola, quel grande edificio che lo accoglierà, è più di quattro mura e un campanello. È il luogo dove si formano idee, si confrontano opinioni, si forgiano amicizie. Dove, giorno dopo giorno, si impara a diventare adulti.
Mi domando se lui sente il peso di questo momento, l’importanza di questo anno. Poi però mi rendo conto che forse sono solo miei pensieri da adulto, che proietto sulla sua giovane mente. Lui vive il presente con la leggerezza e la grazia che solo un bambino può avere.
Mentre lo osservo avvicinarsi all’entrata, in disparte, provo ad accompagnarlo con il mio augurio: che possa trovare gioia in ogni giorno, che possa imparare con passione e che possa crescere conservando quella preziosa curiosità.
E quando alla fine del giorno lo rivedrò, spero di trovare nei suoi occhi quella stessa luce, quel bagliore di chi ha scoperto qualcosa di nuovo, di chi ha vissuto un altro giorno con tutto se stesso. E magari, in qualche modo, attraverso lui, anch’io potrò rivivere un po’ di quella magia.
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