In tasca una pietra levigata dal mare, in mano una valigia con il peso dell’abitudine. Le vacanze sono finite e si torna sul binario del dovere, con il silenzio delle spiagge vuote come eco nell’anima.
C’è un ritmo nelle vacanze, una melodia che ci sottrae alle grida caotiche della vita di ogni giorno. Il mare cancella le impronte sulla sabbia, e così la mente si svuota delle incrostazioni dell’obbligo. Ogni onda è un respiro profondo che ci fa ritrovare noi stessi, ognuno con la sua misura di tempo.
Ma il ritorno è inevitabile. La chiave nella serratura ha il suono di un punto e virgola: una pausa, ma non un punto fermo. Si ritorna alla fretta, alla routine, al chiasso delle città, con il cuore ancora legato al battito delle onde, alla luce calda del tramonto. Eppure, quella pausa non è perduta. Rimane in noi come un balsamo, come una forza silente che inquina il rumore del quotidiano. Riporta sorrisi e sguardi sinceri, fa riscoprire la pazienza, l’attenzione per i piccoli dettagli, l’ascolto.
La vacanza è un luogo dell’anima, non solo un punto su una mappa. È una terra che s’irriga con lentezza, con il sale delle onde, con il vento che accarezza e sferza, insegnando la dolcezza e la resistenza: non finisce con il ritorno, ma continua a vivere in noi, nelle pieghe della memoria, nei momenti di stanchezza, quando chiudiamo gli occhi e possiamo ancora sentire il suono del mare, il profumo del sale.
La pietra levigata in tasca è una promessa, un patto con se stessi. Un ricordo che si può toccare, un impegno a non dimenticare che la vita non è solo fretta e rumore, ma anche silenzio e ascolto, contemplazione e riscoperta.
Le vacanze ci insegnano che c’è un tempo per tutto, anche per fermarsi, per guardarsi dentro, per rigenerarsi. E quello che appare come un’interruzione è in realtà un nutrimento, un balsamo che rafforza e purifica, un respiro profondo prima di riprendere il cammino; una manciata di ricordi per riscaldare le fredde sere dell’inverno che verrà.
La vacanza è un dono, una pausa, un ritorno a se stessi. E in questo ritorno, c’è tutta la ricchezza della vita.
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