Agosto è un alzarsi di solitudini fisse, una distesa di giorni sospesi nell’inerzia dell’essere. Sorge il momento dei frammenti del passato, ritagli di un’esistenza che ritornano a galla come pesci impazziti. Volti, suoni, istanti, ciascuno a bussare alla porta della mente, gridando: “Anch’io ho fatto parte di te”. Alcuni hanno disegnato sorrisi, altri hanno inciso cicatrici ardenti. Ma ogni singolo frammento parla di una parte di te, di un sentiero percorso, di una scelta che hai dovuto fare. Sussurrano ciò che eri, ciò che avresti potuto essere, e nel loro risveglio riportano in vita la mano che ha modellato l’uomo che sei ora. Agosto è un mare di memorie risvegliate, un ritorno del tempo per raccontarsi. È a te l’ascolto, a te il ritrovare il filo che connette le tue molte vite.
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