La “rosa primigenia” è un simbolo del mondo terreno, bello ma effimero. Il suo nome (cioè l’idea o l’essenza di essa), tuttavia, sopravvive alla sua decadenza fisica. In questo senso, “nomina nuda tenemus” (abbiamo solo i nudi nomi) indica che tutto ciò che possiamo davvero possedere o conoscere di un oggetto o di un’entità sono i suoi nomi, le parole o le idee che usiamo per descriverlo o comprenderlo.
È interessante osservare che Umberto Eco amplia ulteriormente il significato di questa massima, sottolineando come i nomi e le parole non siano solo ciò che rimane dopo la distruzione delle cose fisiche, ma siano anche strumenti fondamentali per la nostra comprensione e interpretazione del mondo.
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