Eric Mencher, il fotografo contemporaneo divenuto un narratore del mondo, ha abbandonato i percorsi tracciati per immergersi nelle profondità sconosciute della vita. In passato, come fotoreporter per il Philadelphia Inquirer, Mencher documentava le crudeli manifestazioni dell’umanità, dai terribili eventi del genocidio in Ruanda alla oppressiva segregazione razziale in Sudafrica. Le sue opere erano un grido dal cuore del mondo, un collage di grigi duri e freddi che raramente potevano essere definiti come rappresentativi dell’umanità.
In seguito, Mencher ha intrapreso una profonda rivoluzione interiore, scegliendo la libertà e il cambiamento. Questa scelta, ispirata dalle parole di Fernando Pessoa, l’ha portato a reinventarsi come artista. Ha abbandonato il suo pesante equipaggiamento fotografico per abbracciare la leggerezza e la portabilità di un iPhone. Le sue nuove opere, contraddistinte da un approccio più lento e riflessivo, sembrano danzare con la delicatezza di una farfalla.
Il viaggio di Mencher l’ha condotto in America Latina, Messico e, in particolare, in Guatemala. Le sue fotografie svelano una profonda empatia per questi luoghi e le persone che li popolano. Trasmettono un profondo senso di partecipazione, un distacco dal ruolo di semplice osservatore per entrare in una danza di interazione con la vita stessa. Le sue opere non sono più incentrate sul semplice atto di catturare un momento, ma sull’arte di liberare i colori, le forme e le storie celate nelle pieghe dell’ordinario.
Le fotografie del Guatemala di Mencher sono un esempio lampante della sua capacità di vedere oltre le apparenze. Rivelano una terra di misteriosa bellezza, dove la spiritualità si fonde con l’essenza terrena e le storie si intrecciano in un mosaico di fede e cultura. Mencher, in queste opere, invita gli osservatori a guardare, ascoltare e accogliere il mistero, sottolineando la bellezza dell’incomprensibile.
Durante il suo cammino, Mencher è divenuto un flâneur della fotografia, prendendosi il tempo di osservare, sentire e comprendere. Con ogni scatto, mette in discussione le certezze, sfida gli orizzonti consueti e invita a vivere un tempo nuovo, il tempo della libertà.