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Il preside…

Il preside quasi sempre appariva in cima alla scala nel momento in cui la nostra vociante orda si avventava a salirla: e la sua apparizione bastava a spegnere le voci e la corsa. Si chiamava Luigi Monaco. Ne ho un ricordo talmente vivo e profondo che sempre mi capita di confrontare a lui ogni persona severa e serena, veramente colta, veramente giusta, veramente ragionevole che (raramente) incontro. Ci conosceva uno per uno, con inflessibile ma al tempo stesso indulgente giudizio. I suoi rimproveri, le sue arrabbiature, suscitavano in noi contrizioni e rimorsi. Non riuscivamo nemmeno fra noi a fingere spavalderia, dopo un suo rimprovero. (L’ho ritrovato – amico ma sempre, per me, ‘il preside’ – dopo gli anni di scuola, quando cominciai a scrivere e poi a pubblicare: e il nostro incontro di ogni sera, nell’angolo di una libreria, quando lui è morto mi sono accorto che era la ragione per cui ero rimasto a Caltanissetta.)

– da Il maestro di Regalpetra di Matteo Collura

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