Uno dei brani che preferisco è l’inizio del primo capitolo, dove Stephen Hawking racconta di un famoso scienziato che stava tenendo una conferenza sul modo in cui la Terra ruota intorno al Sole, e il Sole ruota intorno al sistema solare, eccetera eccetera. Allora una donna in fondo alla sala alza la mano e fa: «Ci sta dicendo un mucchio di sciocchezze. La Terra in realtà è un disco piatto che poggia sul dorso di una tartaruga gigante». E a quel punto lo scienziato le domanda a cos’è appoggiata la tartaruga. E lei gli risponde: «A una serie infinita di tartarughe!» È una storia che mi piace da matti, perché dimostra come può essere ignorante la gente. E anche perché adoro le tartarughe.
[Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino, traduzione di Massimo Bocchiola, Parma, Guanda 2005]