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La sconfitta di Tsipras non poteva essere più bruciante…

Articolo misurato e assai ben documentato quello di Giavazzi e Alesina su il Corriere della sera di oggi. Partendo dal presupposto che “le discussioni sul caso greco sempre più riflettono ideologia e stereotipi, un approccio che certo non aiuta a capire che cosa sia davvero accaduto”, l’articolo — che, detto per inciso, vi invito a leggere con attenzione — affronta, con l’appoggio asettico e documentato dei numeri, le ragioni della crisi greca e  — qui il punto vero della questione — le ragioni delle scelte imposte dai partner europei (o, se volete, dalla fredda Germania) per arginare una deriva insostenibile per il popolo greco e, ancor più, per le casse dell’Europa stessa. Misure dure e nient’affatto semplici da applicare. Il Parlamento greco — giusto per chiarire i termini — ha tre giorni di tempo per aumentare l’Iva e ampliare la base imponibile, avviare la riforma del sistema pensionistico, sottrarre l’istituto di statistica al controllo del governo, introdurre sostanziose clausole di salvaguardia per garantire il pieno rispetto del Patto di Stabilità. Nel breve termine, poi, la Grecia deve riformare il codice civile, attuare la direttiva europea sul risanamento e la risoluzione delle banche, riformare la pubblica amministrazione. Entro ottobre, infine, dovrà approvare una radicale riforma delle pensioni, un vasto piano di liberalizzazioni (dai traghetti alle farmacie), la privatizzazione della rete elettrica, la riforma della contrattazione collettiva e del mercato del lavoro, e altro ancora.

La sconfitta di Tsipras non poteva essere più bruciante e più esplicito non poteva essere l’invito de il Corriere a consigliare un ottimo rimedio: a pagina 28 — dove, dalla prima, l’articolo di Giavazzi e Alesina gira — campeggia in bella mostra la pubblicità di un unguento medicamentoso che promette sollievo contro il fastidiosissimo problema delle emorroidi e delle ragadi anali. Un caso? Non credo proprio.

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