Più ridotta è la possibilità di scelta, più lo strumento di scelta è inutilizzato o male utilizzato (per pigrizia, per limiti oggettivi, per sciatta incuria), e meno si ragiona: si interpreta male, si vede peggio e non si capisce niente. Parlare e scrivere sono più causa che effetto del conoscere: parlando e scrivendo si organizza un pensiero, si ragiona; è il linguaggio che costruisce il pensiero, non viceversa. Non a caso il logos è il discorso e il ragionamento (una cosa sola), “in quanto procedimento del pensiero, quindi — precisa lo Zanichelli — manifestazione delle stesse facoltà logiche e razionali dell’uomo”.
Sicché, e ritorno al punto, se presto ascolto a quanta gente parla, legge e scrive male, se ovunque mi capita di sentire e di leggere un pessimo italiano, io mi spiego — è, più che spiegare, un far quattro dalla somma di due e due — il perché della insana follia che ha pervaso l’Italia; e, giacché, purtroppo, il peggiore italiano è ormai praticato da chi, con le sue scelte, detta le sorti di questo Paese, mi spiego pure il perché di tanta merda che ci soffoca.
{ 0 comments… add one }