D’un tratto m’è apparsa la Gruber, per poco non ci restavo secco. Era in chiodo di pelle, leggings attillatissimi, zeppe di legno vertiginose, e una grinta da entreneuse di deliziose gallerie di orrori rocchettari: presenziava al ricevimento del Quirinale per la Festa della Repubblica, ripristinato quest’anno dal capo dello Stato Sergio Mattarella dopo gli anni di spending review del predecessore Napolitano.
Mai interessato il genere, professionalmente nulla da ridire, ma devo confessare che stavolta ne ho avuto grande pietà.
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