Non starò ad annoiare il mio lettore riportando i link e la dichiarazione integrale, ché tanto la notizia è fresca e già sta, giustamente, destando scalpore. In breve: sui fatti della Diaz di Genova, sul suo profilo Facebook, Fabio Tortosa, “uno degli 80 del VII nucleo”, ha scritto: “Quello che volevamo era contrapporci con forza, con giovane vigoria, con entusiasmo cameratesco a chi aveva, impunemente, dichiarato guerra all’Italia”. Si dice – stando a quanto riportano le agenzie – fiero “torturatore con le palle”, un coglione — verrebbe da chiosare — che ha affrontato e ancora affronterebbe (“ci rientrerei mille e mille volte” – ha precisato), protetto nel vigliacco anonimato della divisa, inermi e disarmati manifestanti, spappolandogli le ossa, come in quella vergognosa notte a Genova. E – si badi – non per coprirsi di gloria (per quanto marrone possa essere questa sua gloria) ma per difendere il suo paese; paese che – è il mio augurio – spero vorrà, già da stasera, non farsi più rappresentare da teppa di tal bassa fattura.
{ 0 comments… add one }
Next post: tra una pubblicazione di un’intercettazione e l’altra…
Previous post: …quotidiana normalità