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domanda…

D'Alema

Un Massimo D’Alema tosto, asciutto, lucido, convincente, con diverse buone ragioni e bene argomentate: ieri contro i giornalisti non ha sbagliato una virgola. Incazzato sì, incazzato nero direi, ma a ragione, ché quanto gli veniva addebitato avrebbe fatto girare non poco i coglioni pure ai politici che hanno studiato dai gesuiti. La notizia? Avere buoni rapporti con una cooperativa fra le maggiori della LegaCoop.
Domanda: erano necessarie le intercettazioni per sospettarlo? Era necessario, poi, darle in pasto ai giornalisti a valorizzare una tale acquisizione investigativa? Beh, calma: prima di arrischiare una risposta – alleggerendola, magari, con qualche fragorosa pernacchia – tenete in conto anche questo dato: il pm dell’inchiesta è Henry John Woodcock.

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